La storia dell’Albergo Ristorante Il Cefalo è unica così come le persone ed il luogo che lo circondano.
Un giorno questa storia me la sono fatta raccontare da chi è stato l’artefice di tutto, dai miei nonni Luigi Di Luccia e Italia Gallo. Nonno Luigi rimase orfano del padre a soli 9 anni così dovette lasciare Ogliastro per andare a vivere con una zia. Sapeva già pescare perché suo padre e suo nonno prima di lui, facevano i pescatori di professione.
Quando a 17 anni tornò nella sua casa natia di Ogliastro, poco più di una capanna costruita sulle sponde della baia, aveva imparato il mestiere del calzolaio. Era la fine degli anni 40 e la fame metteva a dura prova le famiglie. Infatti nel piccolo borgo, che allora contava non più di 90 persone, alcuni barattavano pesci per fagioli altri grano per mele. Così nonno si rese conto ben presto che il mestiere del calzolaio non gli avrebbe dato da vivere. Decise di tornare a fare il pescatore e comprò un gozzo. Nel 1953 nonno sposò la nonna Italia e sulle sponde della capanna sul mare nacquero i primi figli, i miei zii Pasquale, Caterina, Rosalinda e Amalia. La vita scorreva tranquilla nel piccolo borgo marinaro, il nonno pescava e faceva l’orto, la nonna oltre a prendersi cura dei figli e della casa, lavava vestiti a pagamento.
Nei primi anni 60, dopo 3 anni di sospensione degli assegni familiari ai pescatori professionisti, i nonni ricevettero 900 mila lire di arretrati. Decisero di ripristinare parte della casa che era crollata in precedenza, ampliando e rinnovando l’intera struttura. E come in ogni storia che si rispetti, l’anno emblematico per la famiglia Di Luccia fu il 1963. Fu quello l’anno in cui entrambi i nonni iniziarono a cucinare per le famiglie Pecori e Matarazzo che come molti altri, si erano innamorati della baia e durante le vacanze estive, cercavano qualcuno del posto che potesse cucinare per loro pesce fresco e altre pietanze locali. Ciò che Luigi e Italia cucinavano per la loro famiglia sarebbe andato bene anche per loro, ben 13 persone sia a pranzo che a cena e 500 lire a testa come compenso.
Quell'estate, inoltre, in casa c’era anche l’ultimo arrivato, mio padre Adolfo.
Il progetto di dedicarsi ad un ristorante e all’accoglienza degli ospiti era ormai nato, così negli anni successivi, i nonni s’impegnarono per ampliare ulteriormente la struttura. Per fare questo, nonno salpò per l’America nel 1967 e tornò l’anno dopo con qualche soldo da parte. Quando nel 1969 nacque l'ultima figlia, zia Laura, era stata aggiunta l’attuale cucina, la sala e gli appartamenti al piano superiore. Negli anni seguenti tutti i figli hanno lavorato e collaborato tra loro esprimendo appieno l’essenza di chi fa crescere un’attività con alla base la conduzione familiare.
Oggi Il Cefalo è una struttura rinnovata che comprende l’elegante ristorante, il bar con le sue terrazze, la spiaggia privata e le camere d’albergo che si affacciano sul mare cristallino della baia.
Ai miei nonni Luigi e Italia e alla mia famiglia.
Nicole Di Luccia